GIANFELICE FACCHETTI “C’era una volta a San Siro” (Prefazione di Luciano Ligabue) PIEMME (I Edizione 27 aprile 2021)
Gianfelice Facchetti è un attore, drammaturgo, regista, scrittore nato nel 1974. In passato ha collaborato con il “Corriere della Sera”, “La Gazzetta dello Sport” e “La Domenica Sportiva”. Con RAI 3 Lombardia tiene una rubrica settimanale nella trasmissione “Buongiorno regione”. Figlio dell’indimenticabile Giacinto, storica bandiera dell’Inter e Capitano della Nazionale Italiana, nel 2011 ha vinto il Premio Bancarella Sport con “Se no che gente saremmo” (Edizioni Longanesi). Per questa sua ultima fatica libraria ha fatto “scendere in campo” (!) addirittura Luciano Ligabue, Rockstar di fama nazionale di Fede Nerazzurra, che ha firmato la delicatissima prefazione. Il libro, di 204 pagine, è diviso in 37 capitoli tutti imperniate sullo Stadio San Siro, costruito dall’imprenditore Piero Pirelli, Presidente del Milan dal 1909 al 1928, inaugurato il 19 settembre 1926. La domanda di partenza è “Che sarà di San Siro?”. Le società di Milan e Inter, cittadini, comitati ed istituzioni s’interrogano e si scontrano sul suo futuro: rinnovare la “Scala del Calcio Italiano” o abbatterlo e ricostruire un nuovo stadio più funzionale? Difficile rispondere, soprattutto dopo che la pandemia, oltre alle nostre vite quotidiane, ha stravolto anche il Calcio, con porte chiuse e conti in rosso. Difficile per San Siro è la nostra Storia: a San Siro abbiamo confessato i nostri affanni sottovoce, cantando o gridando, trasfigurandoli in emozioni. Si dice che solo uno stadio nuovo possa permettere di ottenere profitti in linea con quelli dei grandi club europei e rimanere competitivi: per qualcuno è futuro, per gli altri deleterio. Lo Stadio San Siro, intitolato a Giuseppe Meazza il 2 marzo 1980, per molti, moltissimi è la Mecca, la Casa Madre, una struttura che lascia a bocca aperta, senza fiato, senza parole: ieri, oggi e sempre… Credo di poter affermare, senza ombra di contrasto, che è un libro denso di Poesia, pieno di un Calcio che non c’è più, dove aleggiano figure leggendarie come Peppino Meazza e Silvio Piola, Giacinto Facchetti e Benito Lorenzi, Helenio Herrera e Nereo Rocco, Diego Maradona e… Ah, a proposito: io sono per la ristrutturazione, non per un nuovo stadio!
Domenica 18 aprile 2021, alle ore 20.45, allo “Stadio Maradona” si gioca Napoli-Inter. E’ la partita che “sento” da sempre più di tutte le altre… Più del “Derby Meneghino” con il Milan, più del “Derby d’Italia” con la Juventus. Perchè? Ma perchè sono nato a Napoli 63 anni fa ma dal 25 maggio 1967 tifo “ufficialmente” Inter! Ostinatamente, contro tutto e contro tutti, sempre e solo Inter!! Da quel giorno in cui la Beneamata perse la finale di Coppa dei Campioni con il Celtic per 2 a 1. Si, la mia “iniziazione interista” è stata con una clamorosa, dolorosa, inattesa sconfitta. A Napoli il tifo per la squadra locale assume un campanilismo senza precedenti, anche perchè a Milano, Roma, Torino e Genova ci sono due squadre, mentre nel capoluogo campano no. Ecco perchè non si accetta il tifo che non sia “azzurro”… Ed il mio è nerazzurro, senza se e senza ma. E già i tifosi del Napoli stanno affermando “Emì, dovete darci i 3 punti: a Voi non servono per lo scudetto, a noi occorrono per la qualificazione europea!”. Facendo i debiti scongiuri (sono sempre un napoletano della serie “Non è vero ma ci credo”…) non rispondo con le parole ma con un inequivocabile gesto scaramantico. A me non interessa chi segna: anche all’ultimo secondo, con la mano, in netto fuorigioco… Si, sono innamorato di Romelu Lukaku (per i Soci dell’Inter Club Portici “22 Maggio” il devastante “Muflone”!), di Nicolò Barella, di Danilo D’Ambrosio, di Matteo Darmian, di Andrea Ranocchia ma tutti, e sottolineo tutti, coloro che indossano la gloriosa casacca nerazzurra sono degni del mio tifo, del mio amore, della mia stima… Vorrei, quindi, battere anche il Napoli di Mister Gattuso come non vorrei che il nuovo inno dell’Inter fosse inciso da Povia: Fiorello, Vecchioni, Antonacci, Ruggeri, Elio, Celentano, Mina, Vasco Rossi, Johnny Dorelli, Concato, Grignani, Ligabue, Renga, Pezzali, Bertè, Paola & Chiara, Spagna, Zilli stiano tutti pronti e pronte… Per Amore dell’Inter!
AUGURI A TUTTI PER UNA PASQUA SERENA E DI AMORE A TUTTE LE VOSTRE FAMIGLIE CHE SIA UN RISORGERE DELLE NOSTRE ATTESE PER UNA VITA CHE TORNI AD ESSERE COME NOI LA DESIDERIAMO
Siamo arrivati a 41 anni di vita del nostro Inter Club, gran parte è raccontato nel CHI SIAMO e aimè andrebbe aggiornato ma nonostante da un anno il tempo si sia fermato la vita scorre triste e veloce.
Questa foto dell’inaugurazione ufficiale (Quella reale del primo vero incontro è il 20 marzo 1980 in una nota pizzeria torrese) lo striscione recita:
“ESSERE INTERISTA È UN MODO DI VIVERE” e proprio cosi ripercorrendo la nostra storia ho solo incontri con gente speciale a partire dai nostri soci, dai componenti tutti dei club della Campania, dalla Vulcanica Competente Passionaria ADRIANA DE LEVA, da tutto lo staff del Coordinamento, dalle persone incontrate allo stadio …non cito tutti ma tutte persone speciali.
Questa pandemia in corso ci ha privato di tante cose e tante abitudini, le feste regionali, gli incontri, lo stadio e la nostra festa attesa da anni per i 40 dell’Inter Club …ma resta la speranza che tutto finisca al più presto e che torneremo a vivere le nostre emozioni e recuperare tutte le nostre passioni
Viviamo tempi bui, scuri, neri. Non nerazzurri, però… Ci manca la quotidianità, la normalità, l’abbracciarsi, il caffè insieme, la passeggiata, la partita della Beneamata. Si, personalmente ho paura di telefonare ad amici e parenti: più di una volta, mi sono trovato a parlare con qualcuno ricoverato in ospedale per Covid 19 o a casa dimesso dall’ospedale, sempre per il Corona-virus… Ma continuo a telefonare… Mentalmente abbraccio tutti i nostri Amici Interisti che stanno vivendo un brutto momento della loro vita; spiritualmente penso a tutti i nostri Amici Interisti che non sono più fra Noi… Non dimenticherò nessuno di loro! Anche se nulla sarà come prima… Allora ho pensato di far sor-ridere chi mi legge… _______________________________________
Qual è la differenza tra una tazza di caffè e l’Inter? Non c’è: entrambe ti rendono nervoso…
Profondo Sud, Sicilia, alle falde dell’Etna: in un casolare sperduto, riunione tra un boss mafioso e i suoi tre picciotti: “Picciotti, stasera dovete fare fuori Calogero Zizza! Ma mi raccomando: deve sembrare un suicidio!”. Il più sveglio dei tre: “Non ti preoccupare, Capo: lo impicchiamo con la sciarpa dell’Inter…”.
Qual è la differenza tra l’Inter e i Carabinieri? Nessuna: entrambi arrivano sempre dopo i ladri…
Blitz della Finanza nella sede della Juventus, ma Agnelli esclama orgoglioso: “Siamo in regola: abbiamo tutte le fatture dei pagamenti degli arbitri!”.
Sapete perchè la Juve non va a giocare in Turchia? Perchè ai ladri tagliano le mani…
Pierino: “Papà, cos’è il rigor mortis?”. Il papà: “E’ quando il portiere muore di paura davanti ad un calcio di rigore…”.
La squadra dello spazio: INTER – Planetaria La squadra dei giornalisti: INTER – Vista La squadra dei banchieri: INTER – Esse La squadra dei parlamentari: INTER – Pellanza La squadra degli elettricisti: INTER – Ruttore La squadra della scuola di lingue: INTER – Prete
Se i ritiri facessero bene, la squadra dei carcerati sarebbe Campione del Mondo… (Mauro Bellugi, “TV Sette”, 25 marzo 2001)
A livello europeo e mondiale, trovare un terzino sinistro con ambedue i piedi è difficilissimo.
Riccardo Ferri
Questa Inter è come un carro armato a vele spiegate. Alessandro “Spillo” Altobelli
La Juventus è una malattia che purtroppo la gente si trascina fin dall’infanzia. Peppino Prisco
La storia è nota: siamo nati da una costola del Milan. Beh, siamo proprio partiti dal nulla… Peppino Prisco ____________
DI NUOVO INSIEME, CON INTELLIGENZA… Riuscitissima e significativa l’iniziativa Cultural-Sportiva, curata dal Coordinamento Campano Interclub, per la presentazione del libro “In presa alta” di Jacopo Dalla Palma con la partecipazione di Ivano Bordon, protagonista del testo; un volume piacevole, corposo, redatto davvero con maestria giornalistica. Sabato 10 ottobre, ben 13 Inter Club hanno accolto l’invito della coordinatrice Adriana De Leva, riempendo una sala dell’Edificio Martin Luther King a Vallesaccarda (Av): con Pasquale Morra, perfetto “Padrone di Casa”, e l’Inter Club locale c’erano rappresentanti e delegazioni di Ariano Irpino, Benevento, Casoria, Grottaminarda, Isola d’Ischia, Montecalvo Irpino, Montella, Napoli, Piedimonte Matese, Pietradefusi, Portici, Solofra. Domenica 11 ottobre, sono stati 11 gli Inter Club che hanno riempito una sala del “Ristorante la Doga” di Postiglione: con Enrico Montera, Presidente dell’Inter Club locale, rappresentanti e delegazioni di “Battipaglia Nerazzurra”, Casoria, Isola d’Ischia, Mercato San Severino, Napoli, Ottaviano, Pontecagnano, Portici, Torre del Greco, Tusciano. A coordinare le presentazioni del libro, condotte magistralmente da par suo, in entrambe le giornate e di questo lo ringraziamo, Emilio Vittozzi, che ha posto domande di varia natura e letto indicativi brani di Rino Icardi e Giacomo Santini, Raffaele Procacci ed Eduardo Galeano. Diversi gli interventi a supporto. Si ringraziano i soci dell’Ic Vallesaccarda, Giuseppe Cioria e Antonio Tranfaglia, per l’offerta graditissima, in aggiunta al menu, di caciocavallo il primo e di olio FAM il secondo, durante la sontuosa cena presso il “Ristorante Oasis”. Subito dopo , da Vallesaccarda, lo Staff del Coordinamento insieme agli ospiti, si è trasferito a Postiglione (Sa) La manifestazione della domenica, curata dal locale Interclub , si è conclusa con un pranzo presso il già citato “Ristorante la Doga”, in un’atmosfera allegra, spensierata e con il taglio della torta nel finale con tanto di foto-ricordo con Ivano Bordon. Simpaticissimo il lancio di palloncini nerazzurri nel cielo di Postiglione da parte di grandi e piccini per la gioia di tanti amici fotografi. Difficile riportare sensazioni, emozioni o l’attimo della commozione di Ivano, che resterà un ricordo bellissimo… Certamente, chi non c’era ha perso il godimento di un incontro fra Amici Interisti con un grande giocatore nerazzurro del passato come Ivano Bordon, rivelatosi Uomo e non divo, colto, serio, disponibile, arguto… In definitiva, una manifestazione riuscitissima e piacevole ed occorre sottolineare che era la prima iniziativa regionale dopo il lockdown : qualcuno sarà stato frenato dalla paura del contagio, anche se tutti i presenti hanno sempre mantenuto mascherina al viso e distanziamento sociale previsto dal protocollo anti-Covid 19! Si ringraziano tutti quelli che sono intervenuti, tutti quelli che hanno contribuito alla buona riuscita, a partire da Nunzio Paone, nocchiero di un pulmino che ci ha condotto placidamente lungo oltre 300 km nel sole, nella notte e tra autostrade e strade di montagna, con sicurezza e maestria, un grazie per la fatica fisica, per la pazienza e per i sorrisi, un grazie a Lello Capuano che ha curato la vendita dei libri , sempre attento e preciso ( a proposito, di 100 copi ne son residuate una decina ancora…) si ringrazia Imma di Meglio, solerte, premurosa e presente in ogni frangente, si ringrazia per gli omaggi graditissimi che son stati offerti dagli organizzatori, unitamente alla loro cura dei particolari. Non è stata una sfida…. abbiamo dimostrato che con attenzione, rispetto delle regole, tutela ognuno dell’altro, simili manifestazioni si possono tenere, certamente contenendo le presenze… ed i giorni a venire ci daranno ragione. Infine un grazie speciale a tutti i club che con il loro contributo economico al Coordinamento Campano, permettono tali eventi che sono e devono esserlo, orgoglio di tutti. Servizio Redazionale Istantanee di vari fotografi
La location prescelta era l’accogliente ed attrezzato Te.Re Club di Via Palermo ad Arzano. Verso le 20 di Venerdì 25 settembre già giungevano i primi invitati che avevano raccolto l’invito del Presidente Antonio Tesoro. La Festa aveva un duplice significato: i 10 anni dell’Inter Club Arzano “Javier Zanetti” e la “Prima volta insieme” dopo il lockdown… E Festa è stata: allegra, sobria, coinvolgente, gastronomica. Attorno all’attivo Presidente Tesoro i Consiglieri del suo club; in sala i rappresentanti e le delegazioni dell’Inter Club Napoli “dal Vesuvio con Amore”, Portici “22 Maggio”, Casoria “Raffaele Cristiano”, Torre del Greco, Acerra, Capodrise, Benevento, “Nola Nerazzurra”, con Adriana de Leva in primis. A far da “Cerimoniere ufficiale” il Presidente Tesoro aveva chiamato il “fine dicitore” (termine adoperato dalla Coordinatrice Regionale) Emilio Vittozzi che, da par suo, ha subito “galvanizzato” la platea con riferimenti storici, paragoni calcistici e note sul club festeggiato. Vittozzi ha anche citato il padre di Antonio Tesoro, Luigi, di 75 anni, presente in sala, come era presente sugli spalti del “Prater Stadium” di Vienna nella finale di Coppa dei Campioni del 27 maggio 1964… Non è mancato, ovviamente, il momento delle premiazioni: Adriana, con Lello Capuano e Nunzio Paone, ha donato dei cadeau ad Antonio Tesoro e all’intero Consiglio Direttivo più un’artistica targa celebrativa. Anche gli Inter Club presenti, insieme ad Ottaviano “Massimo Moratti”, Baronia “Lothar Mattheus”, “Cava Nerazzurra” e Pesco Sannita,per cause maggiori assenti ma presenti con il cuore e con la partecipazione, hanno omaggiato il Presidente e il Consiglio Direttivo. L’Inter Club Torre del Greco, invece, ha donato un’artistica conchiglia, finemente lavorata con incisione di precisione, frutto della sapienza dei corallari torresi. L’Inter Club Portici “22 Maggio”, infine, un quaderno con gli auguri di Emilio, riportati, fra l’altro, dal Mensile “La Voce di Arzano” e la firma di ogni presente in sala; ai figli del Presidente, invece, una copia di “Dio ci ha creato gratis – Il Vangelo secondo i bambini di Arzano” di Marcello D’Orta del 1992. Enzo Ascione, dell’Inter Club Portici “22 Maggio”, ha sbaragliato tutti al simpatico “Inter Quiz”, organizzato dallo Staff del Te.Re Club, svoltosi in una bella atmosfera di ricordi (nerazzurri) che ha coinvolto tutti, vincendo una bottiglia di spumante freddo, ovviamente bevuto da molti… Il menù prevedeva ben due antipasti, due primi piatti, un secondo, macedonia di frutta fresca, pasticceria mignon, la torta-ricordo, il tutto annaffiato da Falanghina, Coca-cola, acqua minerale a volontà. Belli i ricordi di don Luigi Tesoro, significativo il discorso di Adriana, scoppiettanti gli interventi di Emilio per una serata importante sia per il raggiungimento del 10° Compleanno di un club, sia per la grande voglia di ritrovarsi a parlare, a discutere, a ridere della Beneamata e dei club; sensazioni sorte anche durante la proiezione del video celebrativo con tanto di “Pazza Inter”, “C’è solo l’Inter”, “Cuore Nerazzurro”, “Urlando contro il cielo”…
Servizio Redazionale coordinato da Emilio Vittozzi Instantanee di vari Fotografi
Venerdì 4 settembre abbiamo effettuato la prima riunione della stagione 2020-2021 presso l’Osteria del Vicolo, un carinissimo locale da poco aperto situato a pochi passi dal centro per dare a tutti la possibilità di raggiungerlo.
Presenti oltre al sottoscritto il gruppo storico il Presidente Magliulo Antonio, i consiglieri Beato Giovanni, Dentice Errico, i soci Liguori Antonio, Rosario Vitagliano e il tutto fare Vincenzo Riccardi che oltre ad allestire la tavola ha anche preparato il dolce con le sue mani …un applauso da tutti, e per la prima volta con immenso piacere i soci Bonifacio Mimmo, Palomba Natale (che vive a Milano) e Torlo Salvatore che ha portato un suo vinello per l’occasione ottimo.
Anche questa volta dispiace constatare che molti non aderiscono (spero per motivi importanti) e questo è stato uno dei punti della riunione perché anche come adesioni siamo un poco indietro, purtroppo complice anche il covid …ma non solo abbiamo tifosi umorali che si accendono ad intermittenza …ho chiesto ai presenti di sollecitare gli altri.
Capitolo 40° anniversario credo saremo costretti a rinviarlo perché non mi interessa una festa limitata nei partecipanti e collegamenti con uno schermo dove qualcuno ci manda i saluti …no no non ci meritiamo questo, abbiamo sognato una festa diversa con il contatto, con l’ospite d’onore, con i dirigenti dell’inter e del centro coordinamento, con una cena sociale bella e questo faremo e farò di tutto per farlo anche se tra mesi.
Altro punto della riunione: i rimborsi abbonati che saranno gestiti con voucher per acquistare biglietti stadio o mini abbonamenti visto che FC Interazionale al 99/100 non farà la campagna abbonamenti ma ne sapremo di più nei prossimi giorni e il 9 settembre 2020 è prevista una video conferenza regionale con la responsabile Adriana De Leva e Valerio Bressani responsabile del CCIC con la speranza che a breve si possa ritornare allo stadio.
La serata è stata piacevole e la cena ottima, complimenti alla gestione per tutto e per l’ospitalità; alla prossima riunione ….stavolta assaggeremo la pizza …. per chi non lo sapesse queste riunioni oltre alla bellezza di trovarsi, anche quella di mangiare qualcosa insieme ….. chiamateci fessi !!!